Il sole faticava a passare attraverso lo spesso strato di nubi. Il vento accelerava il suo battito ma nessuno sembrava farci caso. Raffaele giocherellava con il cucchiaino nella tazzina vuota di caffè e mi fissava.
“Molti confondono l’immortalità con l’eternità; pensano siano la stessa cosa.”
Stavamo parlando degli antichi alchimisti e della loro infaticabile ricerca della pietra filosofale, dell’elisir di lunga vita. Mi disse che chi intraprendeva il percorso alchemico lo faceva soprattutto e innanzitutto per quello: voler sopravvivere alla morte.