In questo articolo sono espressi in maniera sintetica e più semplice possibile i fondamentali del lavoro su di sè. Poteva essere più lungo o addirittura un vero e proprio libro ma l’idea di racchiuderlo in due pagine era una sfida troppo eccitante per me. Vi prego di leggere con molta cura.
Nel nostro universo è presente una legge che dice che tutto ciò che esiste e ha una sua stabilità è rappresentato sotto forma di “Tre”. La materia si presenta nelle tre forme: gas, liquido e solido.
In musica la “terzina”  è considerata stabile nella sua interezza ed il tempo tre quarti(3/4) dai Greci era raffigurato con un cerchio a simboleggiare la completezza e la perfezione.

Nella fisica classica l’equilibrio statico si ottiene con 3 punti d’appoggio.
L’essere umano è composto da corpo, psiche e anima e questa tripartizione ci suggerisce intuitivamente che questi tre aspetti devono essere armonizzati e potenziati.
Per il nostro equilibrio interiore ed esteriore è fondamentale conoscere questi tre aspetti e portali alla massima espressione e funzionalità. Sostanzialmente questo è lo scopo di tutte le antiche discipline spirituali e scuole ermetiche.

Non basta solo sviluppare la mente a discapito del corpo o stare tutto il giorno a meditare in posizioni scomode e dolorose. La quarta via di Gurdjieff ha avuto il grande merito di lavorare contemporaneamente su tutti e tre gli aspetti della nostra vita accorciando e amplificando i risultati ed è per questo che è stata riconosciuta la via dell’uomo astuto.
L’Alchimista, l’uomo nel mondo, vive appunto nella realtà in cui si trova e utilizza ogni pretesto per maturare e trasmutare le acerbità. Non si rifugia sulle montagne per espiare i suoi peccati: il suo monastero è il suo ufficio, la sua stuoia sono le sue scarpe e il suo pentimento è il suo senso di responsabilità.
Non cammina sui carboni ardenti o salta dai dirupi ma è presente quando va a fare la spesa e non reagisce con violenza a chi lo sorpassa nella coda alla posta. Se riceve del resto in più dalla cameriera è pronto a restituirlo e non perché è buono ma perché il suo equilibrio è la sua disciplina perenne.
Il suo corpo, la sua mente e la sua anima sono in uno stato di armonia e sintonia e questa integrità è riconosciuta da tutti come carisma e magnetismo.
Ma come si fa ad allineare questi tre centri?

Sarò semplice e sintetico ma prendete quanto vi scrivo con molta serietà.
Primo, il nostro corpo deve essere curato, nutrito ed allenato in base alle sue peculiarità. Non vi dirò cosa mangiare perché per me è molto più importante come mangiare anche se è necessario privilegiare il più possibile alimenti freschi e vivi che possiedono la capacità di innalzare la vitalità del nostro organismo. Dovrebbe essere buona norma assumere quotidianamente estratti di verdure e mangiare frutta di stagione e dedicare almeno un giorno alla settimana al digiuno.
Camminare alla luce del sole e fare attività anaerobica e aerobica sono più importanti di tutti i mantra, mudra e le meditazioni trascendentali e ve lo dico perché l’anima ha bisogno per esprimersi ottimamente di un corpo forte e resistente. Più il nostro corpo è forte, più facile è esprimere i nostri talenti e realizzare il nostro proposito interiore.

Respirare aria pura, bere acqua ionizzata e vestirsi con abiti meno sintetici possibili permette alle energie interiori di circolare senza impedimenti.
Il secondo nutrimento è per la nostra mente. Leggete libri interessanti e motivanti, visualizzate la versione più bella di voi stessi, ascoltate buona musica e in sostanza filtrate tutto ciò che vi arriva. La mente deve essere nutrita e ripulita esattamente come l’intestino. Ed è per questo che cervello e apparato digerente hanno la stessa forma; la natura non fa le cose a caso . Dovete imparare a dirigere l’attenzione su ciò che vi serve ( e questo è per me l’unico possibile libero arbitrio). Il potere del Focus è ciò che ci rende maghi e la visualizzazione è un ottimo deterrente.

Per quanto riguarda l’anima, il suo nutrimento è la presenza, il ricordo di se che non è concentrazione ma apertura ad ogni singola cosa. Sono due cose diverse ma entrambe necessarie. Focalizzare è limitare (concentrare);  essere presenti è aprire e questo movimento contrattivo ed espansivo è alla base della vita. Il cuore e i polmoni lavorano così e non può essere altrimenti. Altro nutrimento per l’anima è il riconoscimento della bellezza ovunque si posi l’attenzione e quindi dal mare al tramonto al cassetto dell’immondizia. La bellezza va di pari passo alla perfezione che è percezione pura e immediata. Dove è difficile riconoscere la bellezza è possibile ritrovare la perfezione dell’esistenza e questo vale soprattutto dove regna caos e disordine. Se si riesce a vedere nel degrado la fase che precede la creazione, senza però prendersi in giro, si sta guardando con gli occhi di Dio.

E infine l’ultimo nutrimento dell’anima è L’AMORE. Fate ciò che amate e se non potete, AMATE CIO’ CHE FATE e non conoscerete mai depressione o paura.
Questo in estrema sintesi è tutto ciò che serve per prendersi cura di se e realizzare la propria fioritura.

Non vi servono maestri, soldi o delle scuse per iniziare a essere responsabili del modo in cui vi muovete, parlate, pensate e di tutto ciò che fate entrare ed uscire da dentro di voi. Questo è ciò che vi rende guerrieri e vi da potere.

Integrare la vostra anima, la vostra mente e il vostro corpo con l’intento di non sprecare la propria vita e vivere al massimo delle proprie potenzialità è ciò che vi rende saggi.

Francesco Giacovazzo