“In realtà non esiste un corpo separato dalla mente ma sono un tutt’uno, un unico movimento.”
Francesco Giacovazzo
Le emozioni sono il riflesso della mente sul corpo, insegna Eckhart Tolle alludendo alla connessione tra i due aspetti costituenti l’essere umano. In realtà non esiste un corpo separato dalla mente ma sono un tutt’uno, un unico movimento, esattamente come il respiro.
Dove finisce il corpo e inizia la mente? Il cervello, considerato la sede della mente, è una parte del corpo con una funzione specifica: elaborare le informazioni dei sensi, smistarle al resto dell’organismo e integrare le informazioni interne ed esterne per mezzo del pensiero delle emozioni e della memoria.
Quando si dice di voler eliminare la mente si sta dicendo in realtà di voler eliminare l’intelligenza di miliardi di cellule. La mente è pericolosa quando è inosservata e diventa tiranna. Il risultato di questa tirannia è una disconnessione all’interno di noi stessi tra ciò che sentiamo e ciò che crediamo e che si manifesta con delle emozioni negative.
Un pensiero malsano, inosservato, si traduce con una tensione nel corpo e il cervello avverte questa tensione fisica e la interpreta come stress. A questo punto il corpo si irrigidisce ancora di più, il battito cardiaco accelera e il respiro si fa più affannato.
La stessa cosa vale per tutti gli altri stati mentali: quello che accade nella mente si riflette nel corpo e viceversa. Ci sembra di non avere nessun controllo sui nostri stati d’animo eppure possiamo cogliere questa connessione tra mente e corpo attraverso la consapevolezza che è solo un respiro di distanza e fa la differenza tra reagire o rispondere a ciò che proviamo.
La respirazione consapevole ci porta a riconoscere questo movimento dal pensiero all’ emozione e viceversa e se sei consapevole di questo movimento puoi scegliere di ignorarlo o reprimerlo facendolo diventare ancora più insistente oppure semplicemente osservarlo e vederlo cambiare.
Si perché ogni cosa in natura muta e passa dal rumore al silenzio, dalla mareggiata alle bonaccia, dall’espansione alla contrazione, per poi ricominciare come il battito cardiaco o il respiro.
Progressivamente tutto torna all’equilibrio. Noi abbiamo la facoltà di far accadere la pace sempre presente che significa semplicemente non interferire con ciò che è.
Ma che vuol dire per la mente non interferire? Non può capirlo perché il suo compito è proprio interferire ed è capace di trasformare, a lungo andare, un non fare in un fare, creando ancora più confusione.
Esiste un fare per la mente che è un trucco per non farle fare realmente niente.
La mente può diventare consapevole del respiro e lasciare che il respiro agisca sulle nostre emozioni negative facendole stemperare.
Prova a fare questo esercizio:
Quando sei stressato o arrabbiato, diventa semplicemente consapevole della tua tensione e comincia a sintonizzarti con il respiro. Senti come si espande e si contrae. Dopo qualche minuto porta l’attenzione alla parte del tuo corpo dove avverti maggiormente l’effetto della tua tensione. Può essere nel petto, nello stomaco, nel collo, o nelle spalle. L’infelicità può manifestarsi sul tuo volto. Non importa dove si trovano queste sensazioni, l’importante è sintonizzarsi su di esse. Come ti sembrano, come le percepisci? Se ti rendi conto che la mente ha iniziato a pensare, riporta con delicatezza la tua attenzione sul respiro e poi ricomincia a esplorare le tue sensazioni. Dopo un po’ potrai notare che queste si muovono: pulsano, si contraggono e si espandono. Percepiscile con consapevolezza per qualche secondo, prima di respirare mentalmente al loro interno e nota come ad ogni ispirazione la loro intensità cresce prima di diminuire ad ogni espirazione. Non cercare di controllare la cosa, osservala semplicemente. Dopo qualche minuto espandi la tua consapevolezza a tutto il corpo e poi oltre verso tutto ciò che ti circonda. Cosa stai guardando, cosa stai ascoltando, cosa stai annusando? Fa un respiro profondo e nota se è cambiato qualcosa dentro di te.
Questa è ciò che chiamano meditazione ma credetemi è uno dei modi più semplici per sciogliere qualche strato del nostro corpo di dolore.
Ripeti questa pratica ogni volta che affiorano pensieri e sensazioni negative e ricorda che la maggior parte delle negatività della vita sono la metà di quanto sembrano, mentre le cose positive sono tre volte più intense di quanto immagini a tal punto da togliere il respiro!