“Il più grande ostacolo alla scoperta non è l’ignoranza ma l’illusione della conoscenza”
Daniel J. Boorstin

L’Alchimia è una conoscenza antica quanto il mondo che percorre trasversalmente diversi saperi come l’esoterismo cristiano, ebraico, islamico, indiano, il Sufismo la kabbalah fino all’ esoterismo Cinese.
L’alchimia è l’arte della Trasmutazione da non confondere con la trasformazione che è sostanzialmente solo un cambiamento di forma. Trasmutare significa cambiare il contenuto: passare dal piombo all’oro che è differente dal trasformare una forchetta in acciaio in un cucchiaio d’acciaio!

Oggi vanno molto di moda corsi e tecniche di cambiamento e miglioramento personale che sono una perversione dell’antica arte.  All’Alchimista non interessa diventare bravo, più seduttivo, più perspicace, più buono, ciò che gli interessa è integrarsi e individuarsi, ossia creare un centro permanente, un anima che possa permettergli di vivere come un uomo.

Essere uomo  è solo una possibilità, non fa parte del nostro destino biologico. Rispetto agli esseri animali che nascono completi, noi nasciamo come potenzialità, come semi e la maggior parte di noi perde l’opportunità di realizzare la più grande fioritura  dell’esistenza: quella della consapevolezza.

L’uomo non nasce con un anima ma deve letteralmente costruirsela con un duro lavoro. Questo diceva Gurdjieff, uno dei più grandi alchimisti che abbiamo avuto e aggiungeva:

Molte cose sono possibili, ma occorre comprendere che l’essere dell’uomo, sia nella vita che dopo la morte, ammesso che esista dopo la morte, può essere di qualità molto differente. L’ ‘uomo macchina’, per il quale tutto dipende dalle influenze esteriori, per cui tutto accade, che ora è un certo uomo, il momento dopo un altro e più tardi ancora un terzo, non ha avvenire di sorta: viene sepolto e basta. È polvere e ritorna polvere. Questo è detto per lui. Perché si possa parlare di vita futura, di qualsiasi genere, ci deve essere una certa cristallizzazione, una certa fusione delle qualità interiori dell’uomo: una certa indipendenza dalle influenze esteriori. Se in un uomo vi è qualcosa capace di resistere alle influenze esteriori, allora proprio questo qualcosa potrà resistere anche alla morte del corpo fisico. Ma i sistemi che conoscete e che parlano di ‘corpo astrale’ affermano che tutti gli uomini lo possiedono. Ciò è assolutamente falso. Ciò che può essere chiamato ‘corpo astrale’ è ottenuto per fusione, cioè per mezzo di una lotta e di un lavoro interiore terribilmente duro. L’uomo non nasce con un corpo astrale, e soltanto pochissimi uomini arrivano ad averne uno. ”Fusione, unità interiore, sono ottenute nell’uomo per ‘frizione’, per mezzo della lotta tra il ‘sì’ e il ‘no’. Se un uomo vive senza lotta interiore, se in lui tutto accade senza opposizione, se va sempre seguendo la corrente, o come il vento lo spinge, allora resterà come è. Ma se una lotta ha inizio in lui e soprattutto se questa lotta ha una linea definita, allora gradualmente certe caratteristiche permanenti cominciano a formarsi in lui; egli comincia a ‘cristallizzare’.”

L’Alchimia rispetto ad altre vie spirituali è più sicura ma più lenta. I risultati arrivano dopo un lungo lavoro interiore che consiste  principalmente di due procedure conosciute come: solve et coagula. La materia sulla quale si lavora è la nostra personalità che deve essere gradualmente ripulita da tutti i condizionamenti e le impressioni che ha accumulato nel corso dell’esistenza. La personalità, a dispetto di altre scuole  di pensiero, non deve essere eliminata – che è impossibile – ma ristrutturata ossia resa funzionale ad uno scopo più alto: il Risveglio.

Il Risveglio è la massima aspirazione dell’Essere Umano; è uno stato di coscienza in cui si è trasceso il corpo e la mente e si è diventati anima.

Il Risveglio è un processo che comporta tre stadi, in Alchimia conosciuti come: Nigredo, Albedo e Rubedo.

Nel mio libro spiego dettagliatamente il significato di questi 3 stadi e come raggiungerli. Chiarisco inoltre il vero significato della Pietra Filosofale e dell’ Immortalità concezioni  sulle quali si sono costruite filosofie e congetture che in certi casi hanno sfiorato l’idiozia.

L’Alchimia oggi grazie alle nuove scoperte della  Psiconeuroendocrinoimmunologia (PNEI) , una disciplina che si occupa delle relazioni fra il funzionamento del sistema nervoso, del sistema immunitario e del sistema endocrino – ossia di come la mente influenza il corpo – sta tornando prepotentemente sulla scena di tutti quei ricercatori seri che cercano un legame tra le antiche conoscenze esoteriche   e le più moderne scoperte scientifiche sull’uomo e sull’universo.

Jung diceva che  “La nostra psiche è costituita in armonia con la struttura dell’universo, e ciò che accade nel macrocosmo accade egualmente negli infinitesimi e più soggettivi recessi dell’anima.” E’ per questo che Gurdjieff sosteneva che “lo studio del mondo e lo studio dell’uomo si sosterranno l’un l’altro. Studiando l’universo e le sue leggi, l’uomo studierà se stesso, e studiando se stesso, studierà l’universo.”

Ora concludo con un invito, un augurio – così l’ho inteso io – per ogni ricercatore del vero:

“Esci una sera sotto un vasto cielo

Stellato, alza gli occhi a quei milioni

Di mondi sopra la tua testa.

Guarda la Via Lattea.

In quell’ infinità, la Terra si dissolve,

sparisce e con essa sparisci anche tu.

Dove sei? Chi sei? Cosa vuoi?

Dove vuoi andare?

Ti attende un viaggio lungo e difficile e non sai se ti potrai riposare.

Ricordati dove sei e perché sei lì.

Non avere troppa cura di te,

e rammenta che nessuno sforzo

viene mai fatto invano.

E adesso puoi metterti in cammino”.

G.I. Gurdjieff